Il piano di ristrutturazione quinquennale di MPS, si legge nella nota diffusa dall'Esecutivo Ue, garantisce la redditività a lungo termine della banca, prevede un contributo adeguato da parte di Monte Paschi ai costi della ristrutturazione e riduce le distorsioni della concorrenza derivanti dall'aiuto. Inoltre, alla luce dell’impegno di MPS a reperire sul mercato almeno 2,5 miliardi di euro di capitale e di rimborsare la totalità dei titoli sottoscritti dallo Stato entro cinque anni, la Commissione ha approvato le misure per motivi di stabilità finanziaria.

Monte Paschi ha beneficiato di una ricapitalizzazione da parte dello Stato pari a 3,9 miliardi di euro, sotto forma di strumenti ibridi (i cosiddetti Monti bond), che il Governo italiano ha previsto di concedere a MPS per permettergli di conformarsi alle raccomandazioni dell’Autorità bancaria europea (ABE).

L’approvazione era però subordinata alla notifica di un piano di ristrutturazione alla Commissione europea, che l'Italia ha presentato a giugno e aggiornato a novembre. Piano che, secondo Bruxelles, è basato su ipotesi sufficientemente prudenti, in particolare in relazione alle ipotesi sullo spread dei titoli di Stato italiani.

Inoltre, la banca prevede sia di raggiungere un rendimento di capitale competitivo al termine del periodo di ristrutturazione, tramite un miglioramento dell'efficienza e una riduzione dei costi operativi, sia di ridurre il profilo di rischio della banca, attraverso una migliore struttura di corporate governance, una riduzione dell’esposizione al debito sovrano e limitazioni all'attività di negoziazione. Anche la remunerazione dei dirigenti sarà sottoposta ad un limite massimo.