"Da oggi i nostri agricoltori e pastori avranno a disposizione uno strumento di programmazione che libera importanti risorse finanziarie grazie alle quali si potranno migliorare le produzioni e accrescere la competitività delle imprese sui mercati”, ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura Elisabetta Falchi, commentando la decisione di Bruxelles.

A disposizione del PSR ci sono oltre un miliardo e 308 milioni di euro, di cui 628 milioni e 35 mila euro dal FEASR, il Fondo agricolo europeo per lo sviluppo rurale, 476 milioni e 259.875 euro di risorse nazionali e 204 milioni e 111.375 euro di fondi regionali.

Sei le priorità di intervento individuate nel Programma:

• Promuovere il trasferimento di conoscenze e l’innovazione nei settori agricolo e forestale;
• Potenziare la competitività della agricoltura in tutte le sue forme e la redditività delle aziende agricole;
• Promuovere l'organizzazione della filiera agroalimentare e la gestione dei rischi nel settore agricolo;
• Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi dipendenti dall'agricoltura e dalle foreste;
• Incentivare l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale;
• Adoperarsi per l'inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali.

Sul fronte del trasferimento delle conoscenze e dell’innovazione, sarà prestata particolare attenzione alla formazione dei nuovi imprenditori, specialmente dei giovani agricoltori, mentre per incrementare la competitività dell'agricoltura regionale verrà data priorità ad imprese con potenziale innovativo, ai giovani agricoltori, al biologico e ai progetti integrati.

Per quanto riguarda l'organizzazione della filiera agroalimentare, il PSR punta a favorire il rafforzamento delle catene di approvvigionamento e a sostenere le aziende interessate a partecipare ai regimi di qualità, mentre relativamente alla valorizzazione degli ecosistemi quasi il 17% delle terre agricole sarà oggetto di contratti di gestione a sostegno della biodiversità, il 15% di contratti volti a migliorare la gestione delle risorse idriche e il 19% di appalti diretti a migliorare la gestione del suolo.

Per favorire l'uso efficiente delle risorse, inoltre, il PSR Sardegna incrementerà la conservazione e il sequestro del carbonio sostenendo l’imboschimento, i sistemi agroforestali, la prevenzione e il ripristino delle foreste danneggiate.

Infine, per migliorare l'inclusione sociale, nelle aree rurali più di 245 beneficiari riceveranno un sostegno per investimenti in attività extra-agricole.

Link
Sardegna: Programma di Sviluppo Rurale - PSR 2014-2020
Agricoltura - il testo della legge 91-2015, conversione del dl 51-2015
Politica Agricola Comune-PAC - sui pagamenti rischio boom di errori

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