Chat with us, powered by LiveChatCodice appalti - scatta il nuovo sistema di pubblicazione dei bandi - FASI
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Codice appalti - scatta il nuovo sistema di pubblicazione dei bandi

|Novità
27 gennaio 2017

E’ questo il senso del decreto del Ministero delle Infrastrutture, appena pubblicato in Gazzetta ufficiale. Il provvedimento, dopo un’attesa di qualche mese, dà finalmente attuazione ai principi della riforma degli appalti e revisiona completamente il sistema con il quale si attiva una procedura di gara in Italia. Vengono così confermati gli obblighi di pubblicazione sopra i 500mila euro, fino all’arrivo della grande novità dei prossimi anni: la piattaforma dell’Anac che dovrà centralizzare tutti i sistemi attualmente esistenti.

La piattaforma dell'Anac

Proprio questa piattaforma è la novità più rilevante del sistema. Sarà l’Autorità anticorruzione a metterla a punto: qui saranno pubblicati tutti i bandi entro sei giorni dalla ricezione dei documenti. Subito dopo, i bandi saranno pubblicati anche sul sito internet della pubblica amministrazione.

Gli altri obblighi

Ma non solo. Ci sarà anche una piattaforma del Ministero delle Infrastrutture, che darà ulteriore pubblicità alla pubblicazione dei documenti. Tutto questo sistema, però, verrà attuato da un secondo provvedimento dell’Autorità di Raffaele Cantone. Qui andrà stabilito anche entro quali soglie di importo le stazioni appaltanti saranno obbligate a pubblicare i loro bandi.

Stop alla Gazzetta ufficiale

Il grande cambiamento di questo sistema sarà, nella sostanza, la fine della pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Con la sola eccezione degli avvisi di aggiudicazione per i lavori, infatti, non ci saranno più obblighi di questo genere. In attesa del provvedimento dell’Anac, la situazione resta però sostanzialmente invariata. Il Ministero, quindi, conferma le regole del vecchio sistema.

> Codice appalti - A cinque mesi dalla riforma, attuazione in ritardo

Il regime transitorio

Tutti i bandi sopra i 500mila euro continueranno ad andare in Gazzetta ufficiale. Al di sotto di questo limite, sarà sufficiente pubblicare gli avvisi nell’albo dei singoli Comuni. Per gli effetti giuridici del bando farà fede la data di pubblicazione.

Gli avvisi sui quotidiani

Altro punto importante: per il Ministero resta in piedi l’obbligo di pubblicare gli avvisi sui quotidiani. In questo modo viene assicurata la massima partecipazione alla notizia, in aggiunta alla sola Gazzetta ufficiale.

Le diverse soglie

Il sistema di obblighi sarà tarato in base al valore del bando. Fino ai 5,2 milioni è infatti prevista la pubblicazione su un quotidiano nazionale e su un quotidiano locale. Sopra la soglia europea di 5,2 milioni servono almeno due quotidiani nazionali e due quotidiani locali.

Stesso discorso per gli avvisi di aggiudicazione: anche questi saranno tarati sugli importi, con un livello crescente di difficoltà. Tenendo presente che, al di sopra della soglia comunitaria di 5,2 milioni, ci sono obblighi di pubblicazione anche sulla Gazzetta europea.

Chi pagherà la pubblicazione

Il quadro dei costi, in prospettiva, dovrebbe cambiare molto. La piattaforma dell’Anac, infatti, sarà gratuita, mentre per adesso le spese di pubblicazione dei bandi saranno ancora a carico dei vincitori delle gare, che dovranno rimborsare le stazioni appaltanti. Ultimo punto da considerare: l’entrata in vigore. In base alle indicazioni del Ministero queste regole valgono a partire dal primo gennaio di quest’anno. Sono, quindi, immediatamente attuative. 

Il testo in Gazzetta ufficiale

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