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Bilancio UE 2018 – Europarlamento boccia tagli a Horizon e CEF

|Novità
10 ottobre 2017

Parlamento europeo Respinti i tagli proposti dal Consiglio, la commissione Budget del PE chiede più risorse per immigrazione, lavoro e giovani

Bilancio UE 2018 - finanziamenti per investimenti, giovani e migrazione

Bilancio UE 2018 - Consiglio, investire su crescita, lavoro e sicurezza 

No ai tagli al Bilancio UE 2018 voluti dagli Stati membri e anzi risorse in aumento anche rispetto alla proposta iniziale della Commissione europea.

La commissione Budget del Parlamento europeo ha approvato, con 30 voti a favore, 6 contrari e due astensioni, la risoluzione dei relatori Siegfried Mureşan e Richard Ashworth sulla bozza del bilancio europeo 2018.

Le risorse aggiuntive, secondo gli eurodeputati, dovrebbero andare prioritariamente ai temi del lavoro, dei giovani e della pressione migratoria.

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I tagli del Consiglio

La posizione degli Stati membri sul Bilancio 2018 prevede 158,9 miliardi di euro in impegni e 144,4 miliardi di euro in pagamenti, con un aumento, rispettivamente, dello 0,6% e del 7% rispetto al Bilancio per il 2017.

Il Consiglio si è detto pronto a spendere nei settori in cui, secondo gli Stati membri, i fondi europei garantiscono maggiore valore aggiunto, quali crescita, occupazione, sicurezza e immigrazione, ma allo stesso tempo ha proposto di moderare l'aumento della spesa, con una serie di tagli e risparmi sulle spese amministrative.

A preoccupare l'Esecutivo UE sono soprattutto i tagli a Horizon 2020: “Abbiamo l'obiettivo di dedicare il 3% del PIL ad attività di R&S&I entro il 2020 e siamo ancora a una media del 2%. Dovremmo investire 150 miliardi di euro in più a livello UE, tagliare la spesa di mezzo miliardo è sbagliato, perché ci costringerà a rinunciare a progetti nel digitale, nella medicina, e a causa di questo non saremo all'altezza di Usa e Cina”, ha avvertito nei giorni scorsi il commissario al Bilancio Günther Oettinger, intervenendo al PE.

PE, posizione Consiglio incompatibile con impegni UE

“Non siamo credibili se diciamo di volere ricerca e innovazione, infrastrutture ecc, e tagliamo le risorse a programmi come Connecting Europe Facility (CEF) e Horizon 2020”, aveva detto l'eurodeputato Siegfried Muresan, relatore per il Bilancio 2018 al PE insieme a Richard Ashworth, denunciando l'impatto dei tagli nel corso del dibattito con il Consiglio e la Commissione europea in plenaria.

“La proposta del Consiglio serve ad avere un'economia europea più debole, anziché più forte”, aveva proseguito, assicurando l'impegno per un Bilancio 2018 che promuova investimenti, ricerca, PMI e finanzi progetti utili che hanno bisogno dei finanziamenti europei.

La posizione votata in commissione Budget conferma questa linea, con una richiesta di impegni per 162,5 miliardi e pagamenti per 146,6 miliardi.

Fondi in aumento per giovani, infrastrutture e ricerca

Queste risorse aggiuntive, secondo il PE, dovrebbero servire anzitutto a incrementare la dotazione dell'Iniziativa per l'Occupazione Giovanile (Youth Employment Initiative-YEI), il Fondo responsabile, insieme al FSE, del programma Garanzia Giovani, di circa 366,7 milioni di euro, portando il totale a 600 milioni.

La relazione degli eurodeputati ripristina inoltre gli stanziamenti originari del Meccanismo per Collegare l'Europa (Connecting Europe Facility - CEF), che finanzia infrastrutture nei settori energia, trasporti e tlc, e del programma per la ricerca e l'innovazione Horizon 2020, tagliati dal Consiglio per contribuire alle garanzie UE del Fondo europeo per gli investimenti strategici (European Fund for Strategic Investments - EFSI), nell'ambito del Piano Juncker.

Aumentati rispetto alla proposta della Commissione europea anche gli stanziamenti per i programmi Erasmus (+ 32 milioni), COSME (+22,5 milioni) ed EaSI (EU Programme for Employment and Social Innovation).

Più attenzione a sicurezza e crisi migratoria

La risoluzione del PE sottolinea che i fondi attuali sono insufficienti per gestire sia la dimensione interna che quella esterna della crisi migratoria e dei rifugiati e propone di incrementare gli stanziamenti proposti dalla Commissione per le agenzie UE che si occupano di sicurezza, come Europol (+10 milioni), e di assegnare 30 milioni di euro in più al Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI).

“Le priorità politiche del Parlamento europeo per il Bilancio UE 2018 sono crescita, lavoro e sicurezza”, ha commentato il relatore Mureşan in commissione. “Stiamo aumentando le allocazioni che aggiungono valore all'economia europea e che stimolano la nostra competitività globale”, ha proseguito, ribadendo che il budget adottato dal Consiglio non consentirebbe all'Unione di tenere fede ai propri impegni e conseguire i propri obiettivi.

La risoluzione arriverà in plenaria il 25 ottobre. A quel punto partiranno le tre settimane di "conciliazione" con il Consiglio, con l'obiettivo di arrivare ad un accordo tra le due istituzioni.

Photo credit: Ash Crow

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