Chat with us, powered by LiveChatFondo innovazione sociale – via al bando per Comuni e citta' metropolitane - FASI
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Fondo innovazione sociale – via al bando per Comuni e citta' metropolitane

|Novità
09 aprile 2019

Innovazione sociale - Foto di rawpixel da Pixabay Il Fondo innovazione sociale diventa operativo. II ministro per la Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno, ha pubblicato il bando da oltre venti milioni di euro per il finanziamento di progetti sperimentali delle amministrazioni locali.

Legge Bilancio 2018 – come funziona il Fondo innovazione sociale

Insieme al presidente dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), Antonio Decaro, il ministro ha inviato una lettera ai sindaci dei Comuni capoluogo e delle Città metropolitane per invitarli a partecipare al bando per soddisfare bisogni emergenti sul territorio, con il coinvolgimento di attori e finanziamenti provenienti anche dal settore privato.

Il Fondo innovazione sociale

Obiettivo del Fondo, istituito dalla legge di Bilancio 2018 e disciplinato dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 dicembre 2018, è favorire e potenziare l’innovazione sociale secondo gli standard europei attraverso la realizzazione di studi di fattibilità e lo sviluppo di capacità delle pubbliche amministrazioni sulla base dei risultati conseguibili.

Il Fondo finanzia un Programma triennale per l’innovazione sociale di carattere sperimentale per il periodo 2018-2020, con interventi ciascuno della durata massima di un anno volti a generare nuove soluzioni, modelli e approcci per la soddisfazione di bisogni sociali, con il coinvolgimento di soggetti del settore privato.

Tre le aree di intervento:

  • a) inclusione sociale dei gruppi svantaggiati o vulnerabili quali, ad esempio, protezione e recupero di donne vittime di violenza, interventi a favore dei giovani, campi estivi per minori, integrazione delle persone con disabilità, rientro nel mondo del lavoro di soggetti svantaggiati;
  • b) animazione culturale, attraverso iniziative in ambito culturale e/o formativo, che coinvolgano individui, piccoli gruppi e comunità, anche relativamente a vecchi e nuovi saperi, con particolare attenzione al recupero delle periferie urbane;
  • c) lotta alla dispersione scolastica, agli abbandoni prima della conclusione del ciclo formativo, alle ripetenze, alle frequenze irregolari e ai ritardi rispetto all’età scolare.

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Il bando per gli enti locali

Per l'attuazione del Programma triennale il bando mette a disposizione 21 milioni e 250mila euro, destinati al finanziamento di tre tipologie di interventi:

  • Intervento I - realizzazione di uno studio di fattibilità, comprensivo di un piano esecutivo, di un’idea progettuale di innovazione sociale,
  • Intervento II - realizzazione della sperimentazione dell’idea progettuale di innovazione sociale, in linea con lo studio di fattibilità e con il piano esecutivo, finalizzata ad una verifica empirica dell’efficacia dell’idea, nonché della sostenibilità e replicabilità della soluzione di innovazione sociale individuata,
  • Intervento III – sistematizzazione, cioè consolidamento della sperimentazione attraverso l’utilizzo di strumenti di finanza d’impatto sociale che consentano al soggetto proponente di replicare in contesti diversi gli interventi per i quali è stata condotta la sperimentazione per incorporarli nelle politiche pubbliche locali.

Nel caso dell'ambito di intervento I i progetti possono essere finanziati con un massimo di 150mila euro ciascuno, fino ad esaurimento delle risorse messe a disposizione, pari a 3.150.000 euro.

Per l'ambito dell’intervento II l'importo massimo del contributo è pari a 450mila euro per progetto, fino ad esaurimento del budget a disposizione di 8.100.000 euro.

I progetti sperimentali nell’ambito di intervento III, infine, possono ottenere fino a un milione di euro ciascuno, a valere su una dotazione totale di 10 milioni di euro.

I beneficiari del bando sono i Comuni capoluogo e le Città metropolitane, ma i progetti devono prevedere il coinvolgimento di un soggetto fornitore del servizio o attuatore dell’intervento, di un investitore o finanziatore privato e di un soggetto valutatore.

Le proposte progettuali possono essere presentate a partire dal 15 giugno 2019 e fino al termine massimo del 31 maggio 2020.

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Foto di rawpixel da Pixabay 

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