Chat with us, powered by LiveChatMicrocredito: Bccm, la prima banca italiana nell’ European progress microfinance facility - FASI
FASI - Funding Aid Strategies Investments

Microcredito: Bccm, la prima banca italiana nell’ European progress microfinance facility

|Novità
24 luglio 2012

EuroE’ la Banca di credito cooperativo mediocrati (Bccm) il primo intermediario italiano ad aderire all’European progress microfinance facility (Epmf), lo strumento comunitario lanciato nel 2010 per agevolare il microcredito. Le risorse messe a disposizione dall’istituto di credito italiano ammontano a 4,5 milioni di euro.

Banca di credito cooperativo mediocrati

Bccm è una banca cooperativa a mutualità prevalente nata nel 1999 dalla fusione di tre banche pre-esistenti (Bcc di Bisignano, di Luzzi e di Rota Greca). L’istituto, la cui sede centrale è ubicata a Rende (Cs), si è distinta nel corso degli anni per il sostegno alle giovani generazioni, allo sviluppo del territorio e alla microfinanza, grazie all’adozione di strumenti come Migrantes (dedicato ai cittadini stranieri residenti), Voglio restar e Il seminatore (per garantire l’accesso al credito dei più giovani).

Il bilancio chiuso Al 31 dicembre 2011 il bilancio registrato è stato pari a circa 1 miliardo di euro, con un utile netto pari a 2 milioni di euro. Il patrimonio di vigilanza è passato da 17,2 milioni di euro nel 1999 agli attuali 64,6 milioni.

Bccm e l’European progress microfinance facility

L’accordo siglato tra la Bccm e l’Ue costituisce la ventesima operazione siglata nell’ambito dell’Epmf. Dal 2010 ad oggi, in tutta Europa, sono stati messi a disposizione 77,5 milioni di euro a favore dei micro-imprenditori.

Oltre all’Italia, gli Stati membri in cui lo strumento è già attivo sono: Belgio, Bulgaria, Cipro, Francia, Grecia, Lituania, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna e Paesi Bassi.

I fondi messi a disposizione dalla Bccm permetteranno di garantire ‘micro prestiti’ (inferiori ai 25.000 ) a favore di circa 180 imprese locali, con particolare attenzione alle attività gestite da donne, giovani, imprenditori autonomi e minoranze etniche, spesso escluse dal sistema bancario tradizionale.

L’obiettivo è contribuire al mantenimento dei livelli di occupazione ed alla creazione di nuovi posti di lavoro, stimolando l’imprenditorialità e lo sviluppo nel sud Italia.

;