Mediterraneo: come coniugare stabilita' e sviluppo
L'interdipendenza tra i paesi che si affacciano sul Mediterraneo richiede, oggi più che mai, l'elaborazione di strategie di ampio respiro, capaci di andare oltre la difesa da parte dell'Europa di una stabilità fine a se stessa e di formulare risposte condivise a problemi comuni. Una recente pubblicazione dell'Istituto Affari internazionali, a cura di Stefano Silvestri, propone un'analisi della situazione odierna e delle strade da percorrere.
Punto di partenza del saggio di Silvestri è l'idea che l'Unione europea non possa assistere alle trasformazioni in atto nel Mediterraneo, preoccupandosi solo della propria sicurezza e della difesa dei propri confini, ma debba impegnarsi in una strategia innovativa e a lungo termine di cooperazione e partenariato.
Modernizzazione e democratizzazione del Medio Oriente e del Nord Africa sono processi incerti, cui può contribuire innanzitutto un adeguato sviluppo economico, capace di rispondere alle aspettative dei giovani la cui mobilitazione è risultata determinante nella crisi dei vecchi regimi arabi.
Vi sono poi alcuni obiettivi specifici rispetto ai qua